Domani Giovedì 4 aprile alle ore 16.00 sarà presentato, nell’aula Tesi del plesso Silvio Spaventa dell’Università degli Studi di Teramo, il progetto P.O.L.I.S. “Innovazione e sviluppo nelle filiere delle piante officinali e del luppolo in Abruzzo”.
Il progetto è finanziato dalla Regione Abruzzo nell’ambito delle misure di Cooperazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022, Sottomisura 16.1: Sostegno per la costituzione e la gestione dei Gruppi Operativi del Partenariato Europeo per l’Innovazione in materia di produttività e sostenibilità in agricoltura (PEI-AGRI).
I Gruppi Operativi nascono con l’obiettivo di colmare il divario tra la pratica agricola e la scienza attraverso un approccio di cooperazione tra i diversi attori della filiera - imprese agricole, agroalimentari, centri di ricerca, università, organizzazioni di consulenza e supporto al settore agricolo - che si uniscono per promuovere l'innovazione nel settore. L’obiettivo è individuare soluzioni innovative a specifici problemi e/o promuovere opportunità per le imprese agricole, innovazioni che devono prima sperimentate e poi diffuse sul territorio.
Il Progetto P.O.L.I.S. opererà sulle filiere regionali delle piante officinali, focalizzandosi su quelle del luppolo e dello zafferano, occupandosi degli aspetti qualitativi della produzione e della prima trasformazione, con l’obiettivo di massimizzare la qualità dei prodotti e creare nuovi sbocchi di mercato. Per entrambe le produzioni si procederà alla messa a dimora di campi sperimentali ed alla produzione in condizioni controllate, alla realizzazione di attività sperimentali nella fase di prima trasformazione finalizzate a massimizzare gli elementi di qualità del prodotto e ad individuare nuovi potenziali prodotti/ utilizzi in grado di sfruttare le opportunità di mercato esistenti.
In particolare, relativamente al luppolo, l’obiettivo è quello di creare una filiera a livello regionale basata sulla selezione delle varietà, il miglioramento qualitativo delle fasi della produzione e della prima trasformazione, l’identificazione dei potenziali utilizzi del prodotto e dei conseguenti sbocchi di mercato; per lo zafferano l’obiettivo è il rafforzamento della filiera attraverso la diversificazione degli sbocchi commerciali basata su nuovi usi del prodotto e sul riutilizzo dei sottoprodotti per fini alimentari e non alimentari.
Al progetto, che vede come capofila il Polo di innovazione nell’agroalimentare Agire e come partner scientifico il Dipartimento di Bioscienze e Tecnologie Agro-Alimentari e Ambientali dell’Università di Teramo, con il coordinamento dalla prof.ssa Paola Pittia, partecipano le aziende agricole Podere del Soldato, Santone Giovanni, Soldato Rinaldo, Silvestri Mario e la società agricola M.A.P. (birrificio agricolo Babilhop) per la produzione di luppolo, e la Cooperativa Altopiano di Navelli per la produzione di zafferano.
Nello spirito della legge, il progetto, che avrà la durata di un anno, prevede la divulgazione dei risultati alle aziende agricole del territorio, attraverso articoli scientifici e tecnici, visite di studio e seminari, social media, nonché attività di attività di formazione e trasferimento tecnologico aperto a tutte le aziende e ai professionisti interessate su tecniche colturali, qualità dei prodotti primari e trasformazione, valorizzazione dei prodotti e delle filiere.
Al seminario di presentazione interverranno il Magnifico Rettore, Dino Mastrocola, il Direttore del Dipartimento di Bioscienze, Enrico Dainese, il direttore del Polo Agire, Ciro Nardinocchi, i ricercatori Emilio Chiodo per una descrizione delle filiere, Paola Pittia e Lilia Neri per gli aspetti relativi alla trasformazione, Pasquale Pagliara del birrificio agricolo Babilhop e Massimiliano D’Innocenzo, presidente del Consorzio di tutela dello Zafferano dell’Aquila DOP.
Registrazione al seminario.