Il credito di imposta Transizione 5.0 è l’agevolazione istituita dal Decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19 diretta a sostenere le imprese nel percorso verso la transizione digitale ed energetica.
Il bonus è riconosciuto per i nuovi investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025 nell’ambito di progetti di innovazione che comportino una riduzione dei consumi energetici delle strutture produttive ubicate nel territorio nazionale. Nello specifico, il credito di imposta è accessibile a condizione che si realizzi una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per la struttura produttiva o, in alternativa, di almeno il 5% del processo interessato dall'investimento.
BENEFCIARI
Possono beneficiare del contributo tutte le imprese residenti e le stabili organizzazioni con sede in Italia, a prescindere dalla forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione e dal regime fiscale adottato per la determinazione del reddito d’impresa.
Casi specifici di esclusione sono situazioni di difficoltà finanziaria dell’impresa (liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale o altra procedura concorsuale prevista dalla Legge Fallimentare) o l’applicazione di sanzioni interdittive. Per le imprese ammesse al credito d’imposta, la spettanza del beneficio è comunque subordinata al rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali.
INVESTIMENTI AMMISSIBILI
Sono ammissibili al beneficio gli investimenti strumentali all’esercizio d’impresa in beni materiali e immateriali, funzionali alla transizione tecnologica e digitale delle imprese, secondo il modello “Industria 4.0” (Allegati A e B alla Legge 232/2016). Ai fini dell’applicazione della misura Piano Transizione 5.0 rientrano tra i beni di cui all'allegato B anche:
- i software, i sistemi, le piattaforme o le applicazioni per il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell'energia autoprodotta e autoconsumata o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la raccolta e l'elaborazione dei dati, inclusi quelli provenienti dalla sensoristica IoT di campo (Energy Dashboarding);
- i software relativi alla gestione di impresa, a condizione che siano acquistati unitamente ai software, ai sistemi o alle piattaforme sopraccitati.
Concorrono altresì alla base di calcolo per la determinazione del credito d’imposta gli investimenti e le spese relativi a:
- i beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa, finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e destinata all’autoconsumo (a eccezione delle biomasse);
- gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta;
- le spese per la formazione del personale nell’ambito delle competenze utili alla transizione dei processi produttivi (nel limite del 10% degli investimenti effettuati nei beni strumentali e per un massimo di 300 mila euro).
DOTAZIONE FINANZIARIA
La dotazione finanziaria complessiva è pari a 6,3 miliardi di euro.
AMMONTARE DEL CREDITO D'IMPOSTA
L’ammontare del credito di imposta varia a seconda della quota d’investimento e alla riduzione dei consumi ottenuta a livello di struttura produttiva o di processo su base annuale.
Per le quote d'investimento fino a 2,5 milioni di euro:
- 35% del costo nel caso di una riduzione dei consumi tra 3% e 6% della struttura produttiva o tra 5% e 10% del processo;
- 40% del costo nel caso di una riduzione dei consumi tra 6% e 10% della struttura produttiva o tra 10% e 15% del processo;
- 45% del costo nel caso di una riduzione dei consumi oltre il 10% della struttura produttiva o oltre il 15% del processo.
Per le quote d'investimento da 2,5 a 10 milioni di euro:
- 15% del costo nel caso di una riduzione dei consumi tra 3% e 6% della struttura produttiva o tra 5% e 10% del processo;
- 20% del costo nel caso di una riduzione dei consumi tra 6% e 10% della struttura produttiva o tra 10% e 15% del processo;
- 25% del costo nel caso di una riduzione dei consumi oltre il 10% della struttura produttiva o oltre il 15% del processo.
Per le quote d'investimento oltre 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro:
- 5% del costo nel caso di una riduzione dei consumi tra 3% e 6% della struttura produttiva o tra 5% e 10% del processo;
- 10% del costo nel caso di una riduzione dei consumi tra 6% e 10% della struttura produttiva o tra 10% e 15% del processo;
- 15% del costo nel caso di una riduzione dei consumi oltre il 10% della struttura produttiva o oltre il 15% del processo.
CUMULO DEL CREDITO D'IMPOSTA
Il credito d'imposta Transizione 5.0 è cumulabile con altre agevolazioni nazionali che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo non porti al superamento del costo sostenuto, tenendo conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’IRAP.
Il credito d’imposta non è invece cumulabile con i crediti previsti dal Piano Transizione 4.0, nonché quelli relativi alle agevolazioni per investimenti nella Zona Economica Speciale (ZES unica - Mezzogiorno) e nella Zona Logistica Semplificata (ZLS).
MODALITA' DI ACCESSO AL CREDITO
L’agevolazione non è automatica ma soggetta a richiesta. Per accedere al credito d’imposta le imprese interessate devono, in primo luogo, inviare una Comunicazione Preventiva tramite la Piattaforma Informatica «Transizione 5.0» del sito istituzionale del GSE, inserendo le informazioni tecnico amministrative richieste e allegando la documentazione richiesta. Le domande inviate verranno valutate e gestite dal GSE secondo l’ordine cronologico di invio e tenendo conto delle risorse finanziarie disponibili.
Tra la documentazione richiesta per fare domanda, è necessario presentare una certificazione «Ex ante», attestante la riduzione dei consumi energetici conseguibile mediante gli investimenti progettati (a cui poi dovrà seguirne, a completamento dell’investimento, una «Ex post», che comprovi l’effettiva realizzazione degli investimenti in conformità con quanto preventivato). Per le PMI le spese di certificazione sono riconosciute in aumento del credito di imposta fino a 10.000 euro. I soggetti abilitati al rilascio di quueste certificazioni sono:
- gli Esperti in Gestione dell’Energia (EGE), certificati da organismo accreditato;
- le Energy Service Company (ESCo), certificate da organismo accreditato;
- gli ingegneri iscritti nelle sezioni A e B dell’albo professionale, nonché i periti industriali iscritti all’albo professionale nelle sezioni “meccanica ed efficienza energetica” e “impiantistica elettrica ed automazione”, con competenze e comprovata esperienza nell’ambito dell’efficienza energetica dei processi produttivi.
Per maggiori informazioni:
Tel: 0861/232435
Mail: segreteria@poloagire.it