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L’e-commerce sta rivoluzionando profondamente i comportamenti di acquisto a livello mondiale, con importanti ricadute anche a livello sociale e culturale.
In Italia, l’acquisto online di prodotti alimentari si caratterizza ancora per volumi ridotti ma i tassi di crescita, come per altri fenomeni strettamente connessi con l’evoluzione tecnologica, sono esponenziali.
Gli ultimi dati presentati da Netcomm, il Consorzio del Commercio Elettronico italiano, mostrano come nel 2017, in Italia, siano stati acquistati online prodotti agroalimentari per un totale di 812 milioni di euro, con una crescita del 37% rispetto al 2016.
Pur presentando il tasso di crescita più elevato tra i vari settori merceologici, questo mercato rappresenta solo il 4% del totale complessivo degli acquisti online, con un tasso di penetrazione sul totale dei consumi alimentari pari allo 0,5%. Numeri molto diversi da altri paesi europei come Germania (2%), Francia (6%) o Regno Unito (8%).
Questi dati mostrano come l’e-food, in Italia, sia un fenomeno ancora agli albori, anche in ragione della nostra scarsa propensione a modificare abitudini e comportamenti di consumo. Si tratta però di un fenomeno con enormi potenzialità di sviluppo.
Le produzioni che possono beneficiarne maggiormente sono senza dubbio quelle caratterizzate da volumi ridotti e da un livello qualitativo superiore, che per questa via possono presidiare mercati altrimenti non raggiungibili, con alta capacità di spesa ed ottenere marginalità maggiori rispetto ai canali tradizionali.
Discorso diverso va invece fatto per i prodotti “comuni”, i quali pagano la facilità di reperimento degli articoli alimentari nei punti vendita e si scontrano quindi con un sistema distributivo reale capillare ed una competizione basata sul prezzo; competizione nella quale, dati i costi della logistica, è più difficile competere. Anche per questa ragione l’online rappresenta un’opportunità migliore per quei prodotti personalizzati o di difficile reperimento, come appunto le piccole produzioni locali.
Dinamiche di consumo ed evoluzione tecnologica sembrano dunque aver indicato un percorso chiaro per il futuro, che si caratterizzerà per una crescita sempre maggiore del commercio elettronico anche nell’ambito agroalimentare. Lo spostamento delle vendite online porterà anche ad una compressione dei margini e ad una ridefinizione delle condizioni contrattuali dei canali tradizionali. È pertanto fondamentale muoversi per tempo.
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