Il settore agroalimentare italiano ha 4 primati: è campione nella produzione di ricchezza, è al vertice della sicurezza alimentare mondiale, è tra le agricolture più sostenibili, è al primo posto in Europa e al sesto nel mondo per numero di agricoltori biologici.
Questa qualità viene premiata all’estero: nei primi sette mesi del 2014 la crescita delle esportazioni agroalimentari è stata dell’1,9% (contro il +1,3% delle esportazioni totali).
Lo ha detto il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, intervenendo a “Quota 50 miliardi: l’export dell’agroalimentare italiano”, uno dei 40 tavoli di lavoro dell’iniziativa Expo delle Idee, che si è svolto lo scorso 7 febbraio a Milano.
“Bisogna aumentare gli strumenti per l’internazionalizzazione del nostro sistema produttivo – ha rimarcato Dardanello -. Le Camere di commercio stanno operando su più fronti: insieme ai Ministeri dello Sviluppo Economico e degli Esteri, all’ICE, a Sace, a Simest, alle Camere miste e alla rete delle Camere di commercio italiane all’estero, abbiamo costruito WorldPass, la rete degli sportelli fisici e virtuali presenti nelle Camere di commercio che rappresentano un punto unico di contatto per le imprese che necessitano di assistenza specialistica e di un primo orientamento per esportare. Dalla collaborazione con Google è nata la piattaforma web “Eccellenze in digitale” con la quale, avvalendoci di 104 giovani laureati, stiamo orientando le imprese ad emergere sul web.
In vista di Expo, poi, abbiamo realizzato Italian Quality Experience, una piattaforma web per valorizzare le 700.000 imprese dell’agroalimentare italiano. In confronto all’estero, però, l’Italia continua a scontare il limite dell’assenza di reti distributive e commerciali. Per questo il sistema camerale ha investito nei Ristoranti Italiani nel mondo, che, insieme alle 81 Camere di commercio italiane all’estero, possono essere parte importante di questa rete di atterraggio nei diversi paesi esteri”.