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Quando si parla dell’Italia nel mondo non si può fare a meno di parlare dell’agroalimentare del nostro paese.
Sono infatti ben 4500 i prodotti alimentari ottenuti con tecniche tradizionali e antiche, tramandate nel tempo. A seguito anche della positiva azione della coldiretti, tutti questi prodotti sono stati dichiarati, per decreto, espressione del patrimonio gastronomico e culturale italiano
Siamo l’unico paese nel mondo ad offrire una vastità di prodotti alimentari di origine protetta DOP ed IGP, infatti i prodotti alimentari che appartengono a questa categoria sono ben 171, per non parlare poi dei vini DOC, DOCG ed IGT che sono ben 469.
Tutto questo favorisce sicuramente il turismo enogastronomico sempre più all’attenzione della gente, favorito anche dai numerosi agriturismo italiani, circa 8000, dai prodotti biologici e lungo le strade del vino e dei sapori che attraversano tutta l’Italia.
Siamo veramente un paese turisticamente interessante, peccato che chi di dovere ignora tutto ciò, privandosi di una grande risorsa economica (il turismo). Provate a pensare solo a quali ricchezze e magnificenze agroalimentari e rurali possiamo offrire ai nostri visitatori. In Italia sono presenti ben 57.530 tra cascine, frantoi, malghe e cantine, dove il visitatore può acquistare direttamente i prodotti.
Quando parlano di bel paese non è un caso è una constatazione oggettiva di quello che si trova sul nostro territorio. I prodotti alimentari e una buona cucina, sono per la maggior parte degli italiani, l’emblema del made in italy, altre eccellenze come la cultura, l’arte e la moda vengono dopo secondo un’indagine ondine effettuata dalla Coldiretti
Questo dato è dimostrato dal fatto che i prodotti alimentari tipici del luogo di vacanza è il perfetto souvenir dei turisti nazionali e stranieri che trascorrono le ferie in Italia, in particolar modo sono attratti dai prodotti alimentari made in italy, nell’ordine, gli svedesi, gli americani, mentre il gradimento è più basso per i cinesi e per i russi.
Un’immancabile opportunità per qualità e convenienza per tutti quei turisti stranieri che sono spesso costretti nei rispettivi Paesi a confrontarsi col made in italy taroccato. Il commercio mondiale delle imitazioni di prodotti alimentari Italiani vale 50 miliardi di euro, pari a circa la metà dell’intero fatturato del settore originale secondo una analisi della Coldiretti.
Fonte: www.domimagazine.it
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