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E’ stato firmato ieri da BEI e Intesa Sanpaolo il primo prestito congiunto in Italia dedicato alla creazione di nuovi posti di lavoro per giovani nelle piccole e medie imprese, nelle mid cap e nelle start-up innovative.
L’operazione, del valore complessivo di 120 milioni di euro, arriva a sette mesi dal Consiglio europeo di Bruxelles del giugno 2013 centrato sulla lotta alla disoccupazione giovanile. In quell’occasione, i Capi di Stato e di governo dei Paesi dell’Unione europea chiesero alla BEI, che della UE è il braccio finanziario, l’attivazione «senza indugio » di tutti gli strumenti possibili per arginare il fenomeno crescente della disoccupazione soprattutto tra i giovani. La linea di credito di 120 milioni di euro della BEI sarà veicolata da Mediocredito Italiano, il polo della finanza d’impresa del gruppo Intesa Sanpaolo, a PMI, Mid-Cap e Start-up innovative al fine di favorire la nuova occupazione nella fascia di giovani compresa tra i 15 e i 29 anni di età e lo sviluppo di una nuova cultura imprenditoriale maggiormente favorevole all’innovazione.
Con questo accordo Intesa Sanpaolo mette a disposizione strumenti e risorse che potranno consentire al tessuto imprenditoriale di rinnovarsi attraverso l’impiego di giovani e la nascita e lo sviluppo di realtà improntate all’innovazione
Nel dettaglio, possono beneficiare dei prestiti le PMI (fino a 250 dipendenti) e le Mid-Cap (tra 250 e 3.000 occupati) che rispondono almeno a uno dei seguenti requisiti: - hanno assunto almeno un lavoratore (tre per le Mid-Cap) di età compresa fra i 15 ed i 29 anni nei sei mesi precedenti la domanda di prestito o lo assumeranno nei sei mesi successivi; – offrono programmi di formazione professionale per i giovani, o stage/programmi di formazione per i giovani; – hanno stipulato un accordo di cooperazione con un istituto tecnico o scuola o università per impiegare giovani (per esempio durante stage estivi); – presentano un assetto proprietario in cui la maggioranza del capitale (oltre il 50%) è detenuto da giovani sotto i 29 anni; – rientrano nelle previsioni della legge 99 del 2013 sulla promozione dell’occupazione giovanile.
Possono altresì beneficiare dei prestiti le start-up innovative che soddisfino la sezione IX del DL 179/2012, relativa a determinati requisiti fra i quali: – la start-up innovativa è costituita e svolge attività d’impresa da non più di 48 mesi; – ha la sede principale dei propri affari e interessi in Italia; – ha, quale oggetto sociale, esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi al alto valore tecnologico. Sarà inoltre perfezionata nei prossimi giorni una linea di credito da 120 milioni di euro dedicata al finanziamento di investimenti di piccole e medie imprese nei settori sanitario e dell’istruzione, nonché altri investimenti ammissibili nel contesto di programmi di rinnovamento urbano.
Sarà Banca Prossima – l’istituto del Gruppo dedicato al nonprofit – a veicolare le risorse BEI nel tessuto produttivo italiano di riferimento.
Fonte: www.abruzzosviluppo.it
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