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Novità

Per l’agricoltura un volano da 54 miliardi
pubblicata il 01 agosto 2013

La nuova politica agricola comunitaria sarà «più verde, più equa e meno burocratica» e, inoltre, assicurerà «6 miliardi all’anno che nei sette anni di programmazione arrivano a 42 miliardi di fonte europea».
Il totale degli aiuti, considerando anche le risorse nazionali, raggiungerà così i 54 miliardi.
Lo ha annunciato ieri mattina Paolo De Castro, presidente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo, intervenendo in collegamento telefonico agli Incontri Mediterranei di Teggiano, sorta di stati generali dell’agricoltura che in questa prima edizione hanno visto intervenire rappresentanti delle istituzioni e delle imprese di settore.

Il parlamentare Ue ha sottolineato l’importanza della «mole di sostegno finanziario che l’Unione ha messo a disposizione. In ballo c’è stata una riforma che inizialmente non era piaciuta a nessuno, «a novembre 2011, infatti – ricorda De Castro – era stata oggetto di varie critiche soprattutto da parte delle organizzazioni agricole» in quanto «troppo sbilanciata a sfavore del Nord Europa, senza nessuna considerazione delle culture mediterranee».
L’accordo raggiunto a giugno, invece, ha previsto «una ridistribuzione diretta delle risorse che cerca di premiare più le aziende piccole ma che guardano al mercato legando la sostenibilità ambientale a quella economica e sociale».
Sul tema si è espresso anche il sottosegretario all’Agricoltura Giuseppe Castiglione: «Il Governo – ha detto – deve collaborare con le singole realtà regionali per una vera politica agricola, facendo tesoro degli errori del passato. Il 2014 sarà un anno di scelte importanti per arrivare, a inizio 2015, al decollo vero e proprio della nuova Pac».
Tra i relatori anche Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione che ha analizzato il rapporto tra agroindustria e grande distribuzione: «Cresce – ha spiegato dati alla mano – il peso del canale Gdo nella vendita dei prodotti di settore».
Rispetto a un mercato del valore 117,3 miliardi, nel 2012 la Gdo ha veicolato il 72% dei flussi di settore, rispetto al 71,8% del 2011 e al 71,6% del 2010. «La Gdo – ha proseguito Cobolli Gigli – costituisce il motore del sistema economico. La sua efficacia risulta positiva per tutta la filiera». Tale efficacia, però, risulta possibile «solo grazie a un approccio di filiera capace di ottimizzare i costi e generare innovazione».
All’incontro è intervenuto anche Vittorio Sangiorgi, presidente dei giovani di Coldiretti secondo il quale «nel primo trimestre di quest’anno l’assunzione di under 35 nelle imprese di settore è cresciuta del 9 per cento».
Per Giandomenico Consalvo, membro della giunta di Confagricoltura, «il comparto deve ancora fare i conti con troppa burocrazia», mentre secondo Cinzia Pagni, vicepresidente della Cia, «è sempre più necessaria una interconnessione tra le imprese di settore che vada oltre le logiche dei singoli segmenti. Solo così – ha concluso l’imprenditrice – si riesce a essere competitivi».

 

fonte: Il sole 24 ore

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