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Novità

Nuova Sabatini, contributi in unica soluzione per le PMI beneficiarie
pubblicata il 05 marzo 2021

La Legge di Bilancio 2021 semplifica ulteriormente l'impianto procedurale dell'incentivo Nuova Sabatini per il sostegno alle micro, piccole e medie imprese (PMI) finalizzato alll’acquisto o all’acquisizione in leasing di nuovi impianti macchinari, attrezzature e hardware, nonché di software e tecnologie digitali. L'incentivo è gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico con il supporto di Invitalia.

A CHI SI RIVOLGE

Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:

  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca

  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea
  • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà
  • hanno sede in uno Stato Membro purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento


SETTORI AMMESSI

Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione dei seguenti:

  • attività finanziarie e assicurative
  • attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.

COSA FINANZIA

  • I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” ovvero spese classificabili nell'attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità), nonché a software e tecnologie digitali.  Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”
  • Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:
  • autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito
  • correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa.

LE AGEVOLAZIONI

  • Consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari, aderenti all’Addendum alla convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A., di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero dello sviluppo economico rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti
  • L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing)
  • Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere:
  • di durata non superiore a 5 anni
  • di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro
  • interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili
  • Il contributo del Ministero dello sviluppo economico è un contributo il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:
  • 2,75% per gli investimenti ordinari
  • 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”)
  • I beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti c.d. “industria 4.0” che possono beneficiare del contributo maggiorato del 30% previsto dalla legge 232 dell’11 dicembre 2016 (legge di bilancio 2017), sono individuati all’interno degli allegati 6/A e 6/B alla circolare 15 febbraio 2017 n.14036 e s.s.mm.ii. Alla luce delle novità introdotte dall’articolo 1, comma 32, legge 27 dicembre 2017 n. 205 (legge di bilancio 2018), con circolare n. 269210 del 3 agosto 2018 si è provveduto ad adeguare l’elenco dei beni immateriali (allegato 6/B) in relazione ai quali può essere riconosciuta la misura massima del contributo.
  • Per maggiori chiarimenti circa le caratteristiche tecniche e la riconducibilità dei beni per i quali si intende fruire del beneficio a quelli elencati negli allegati sopra citati, si invita a prendere visione delle linee guida tecniche contenute nella parte terza della Circolare Mise - Agenzia delle Entrate del 30 marzo 2017, n. 4/E
    Esclusivamente in merito alla riconducibilità dei beni fra quelli elencati negli allegati sopra citati è possibile acquisire autonomamente il parere tecnico da parte del Ministero dello Sviluppo Economico.
    La richiesta di parere va trasmessa all’indirizzo di posta PEC della Direzione Generale per la politica industriale, la competitività e le PMI: dgpicpmi.dg@pec.mise.gov.it
    A riguardo, si invita preventivamente a prendere visione della sezione “Interpelli e pareri”


EROGAZIONE CONTRIBUTO

L'impianto originario dell'incentivo prevedeva l'erogazione del finanziamento alle imprese beneficiarie in sei quote annuali; grazie alle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2021, invece, tutte le PMI che hanno presentato domanda alle banche e agli intermediari finanziari dal primo gennaio 2021 hanno ottenuto un contributo in un'unica soluzione qualsiasi sia l'importo del finanziamento deliberato così come previsto dall’articolo 1, comma 95, della legge 30 dicembre 2020, n. 178.

La circolare direttoriale n. 434 del Ministero dello Sviluppo Economico del 10 febbraio 2021 ha fornito indicazioni e chiarimenti sulle modalità applicative della nuova normativa, confermando, tra l'altro, l’erogazione del contributo in un’unica soluzione anche per le domande presentate dalle imprese alle banche e agli intermediari finanziari:

  • dal 1° maggio 2019 e fino al 16 luglio 2020, qualora presentino un finanziamento deliberato di importo non superiore a 100 mila euro;
  • dal 17 luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, qualora presentino un finanziamento deliberato da banche o intermediari finanziari di importo non superiore a 200 mila euro.

PRESENTAZIONE DOMANDE


L'impresa, al fine della presentazione della domanda, dovrà scaricare e compilare in formato elettronico l'Allegato 1 - Modulo di domanda, disponibile di seguito, e sottoscriverlo con firma digitale, avendo cura di utilizzare l'ultima release pubblicata e di procedere alle operazioni di verifica e chiusura dello stesso, secondo le modalità riportate nella “Guida alla compilazione del modulo di domanda”. Una volta apposta la firma digitale, dovrà quindi inviarlo, esclusivamente da un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC), all'indirizzo PEC della banca/intermediario finanziario a cui si chiede il finanziamento, scelta tra quelle aderenti all'iniziativa. Nella sezione Documenti utili della homepage è disponibile l'elenco delle banche e degli intermediari finanziari che ad oggi hanno aderito all’Addendum alla convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A.

La procedura operativa per compilare il Modulo di domanda è descritta nella “Guida alla compilazione del modulo di domanda”in allegato.



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