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Novità

Sconti regionali per chi allarga lo staff
pubblicata il 07 maggio 2013

Non c’è soltanto il milione di licenziati che ha fatto del 2012 l’anno nero della disoccupazione. Esistono anche imprese che assumono o che cercano di stabilizzare il personale: ad aiutarle ci sono le iniziative delle Regioni che, tra sgravi fiscali e contributi finanziari, cercano di fermare l’emorragia di posti di lavoro.

Bonus sud in otto Regioni
Misure diverse in base al tessuto produttivo locale, ma che puntano soprattutto a dare sicurezza: in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna per le imprese che offrono a un precario un contratto a tempo indeterminato (o che stabilizzano il proprio personale) entro il prossimo 13 maggio è previsto un credito d’imposta pari al 50% dei costi salariali, da utilizzare in compensazione nel l’anno successivo (il bonus si estende a 24 mesi in caso di categorie svantaggiate).

Non solo: in Campania il bando «Più sviluppo più lavoro» offre alle aziende artigiane e a conduzione familiare la possibilità di accedere a un contributo a fondo perduto di 5mila euro per le assunzioni di disoccupati con contratti a tempo indeterminato (4mila in caso di contratti a termine), con un ulteriore bonus di 2.500 euro per i disabili. Le domande vanno presentate entro il 30 giugno. Incentivi ancora più sostanziosi in Calabria dove, fino a esaurimento fondi, spettano 12mila euro per ogni lavoratore stabilizzato (15mila euro se donna). Anche la Lombardia, con lo strumento della dote lavoro, premia la stabilizzazione: per le aziende che assumono entro il 30 settembre per almeno 12 mesi, è previsto un contributo di 8mila euro a dipendente, che sale a 10mila euro se il contratto è a tempo indeterminato.
Gli incentivi non mancano anche per chi assume. Il Friuli Venezia Giulia, per esempio, punta soprattutto su alti profili, dando un contributo fino a 12mila euro per ogni assunzione di soggetti ad alta qualificazione da impiegare in attività di ricerca: per le domande c’è tempo fino al 30 settembre; scade invece a metà ottobre il bando per accedere al bonus del 50% sugli oneri contributivi del primo anno in caso di reimpiego di un dirigente.
Una linea seguita anche nella provincia di Trento, dove è stato istituito un fondo pari a un milione di euro per sostenere le spese delle aziende che inseriscono ricercatori e assumono in ricerca scientifica o che stabilizzano il personale in seguito a processi di innovazione.

Alcune Regioni portano avanti contemporaneamente diverse forme di incentivazione per perseguire finalità specifiche. È il caso del Piemonte, che per i tre anni di imposta successivi al 31 dicembre 2010 permette alle aziende del settore privato di dedurre dalla base imponibile Irap fino a 15mila euro l’anno, per tre anni, per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato. La deduzione sale a 30mila euro per i lavoratori over 50 o al di sotto dei 35 anni di età.

Contemporaneamente, la Regione incentiva anche il ricollocamento di personale di aziende in crisi. Le imprese che ne acquistano altre a rischio chiusura possono infatti ottenere fino a 6.300 euro per ogni lavoratore mantenuto in organico, a patto però che il numero di posti salvati sia pari almeno al 40% del totale.

Anche la Toscana prevede due forme di incentivazione alle imprese che rispondono a scopi diversi. La prima consiste in una serie diaiuti a sostegno dell’occupazione dei lavoratori svantaggiati per il 2013. Il budget totale è di 20 milioni e, nel dettaglio, sono concessi 6mila euro per l’assunzione di donne disoccupate o inoccupate e giovani laureati con contratti a tempo indeterminato part-time (3mila euro per impieghi part-time); da 2.200 a 6.500 euro per l’assunzione di dottori di ricerca, con incentivi crescenti a seconda del tipo di contratto (dal tempo determinato all’indeterminato, e dal part-time al full-time); e tra i 4mila e gli 8mila euro per l’assunzione di lavoratori licenziati o in mobilità.

Incentivate anche le stabilizzazioni di dipendenti con il passaggio dal tempo determinato all’indeterminato (da 1.500 a 3.600 euro a seconda dei casi, con bonus aggiuntivi per le imprese in stato di crisi temporanea) e le assunzioni di soggetti prossimi alla pensione (3.000-3.600 euro).

 

 

PER IL TEMPO INDETERMINATO BONUS DI 18 MESI 

Dal 1° gennaio 2013, la riforma del lavoro ha introdotto due bonus sulle assunzioni a favore dei datori di lavoro che inseriscono nel proprio organico lavoratori di oltre 50 anni, disoccupati da oltre 12 mesi, o donne che si trovino in particolari condizioni. Sono incentivi strutturali e che non sembrano vincolati a specifici capitoli di spesa: dovrebbero essere quindi esclusi da criteri di accesso cronologici o da procedure di riparto. Peraltro, non sono state stabilite restrizioni sulla tipologia di datori di lavoro, così come gli incentivi sembrano applicabili anche in presenza di contratti part-time.

Queste nuove agevolazioni sostituiranno solo in parte i benefici previsti dai contratti di inserimento, stipulabili fino al 31 dicembre 2012: questi si rivolgevano a una platea più ampia di destinatari e offrivano una pluralità di facilitazioni.

La disciplina e gli incentivi 
L’ambito applicativo dei benefici introdotti dalla legge 92/2012(commi da 8 a 11 dell’articolo 4) riguardano innanzitutto i lavoratori over 50, in disoccupazione da più di dodici mesi, la cui assunzione a tempo determinato – anche sotto forma di somministrazione – dà luogo alla riduzione dei contributi a carico del datore di lavoro nella misura del 50%, per un massimo di 12 mesi. Se il rapporto è trasformato a tempo indeterminato, si ha il prolungamento dei benefici fino al diciottesimo mese dalla data dell’assunzione: lo stesso arco temporale agevolato interessa anche le assunzioni dei medesimi soggetti avvenute a tempo indeterminato fin dall’instaurazione del rapporto di lavoro.

Il bonus spetta anche per le assunzioni di personale femminile che sia nelle seguenti condizioni: donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, residenti in Regioni ammissibili ai finanziamenti europei previsti dal regolamento Ce 800 del 6 agosto 2008, individuate annualmente con Dm Lavoro-Economia (per l’anno in corso il decreto è stato già firmato dal ministro ed è in attesa di emanazione), donne di qualsiasi età prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti. Anche per questa fattispecie l’agevolazione è riconosciuta nel rispetto del regolamento sopra citato. Gli incentivi consistono nella riduzione del 50% dei contributi per un massimo di 12 mesi nel caso l’assunzione avvenga con contratto a tempo determinato o per massimo 18 mesi nell’ipotesi di contratto a tempo indeterminato, oppure di trasformazione a tempo indeterminato dell’iniziale rapporto a termine.

I requisiti 
Per i lavoratori over 50 bisogna prestare estrema attenzione ai requisiti dei destinatari, poiché lo status di disoccupazione (di oltre 12 mesi) deve essere stato mantenuto in base alle condizioni dettate dall’articolo 4 del Dlgs 181/2000: la legge 92/2012 ha modificato notevolmente i requisiti per mantenere la condizione di disoccupato. I datori di lavoro dovranno dunque accertarsi che il lavoratore abbia il requisito di anzianità di disoccupazione di oltre 12 mesi, necessario per fruire dell’incentivo.

 

fonte: www.abruzzosviluppo.it

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