Novità
Al fine di disincentivare l’uso del contante in favore delle transazioni elettroniche, l’articolo 22, comma 1, Dl 124/2019 (“decreto fiscale” collegato alla legge di bilancio 2020) ha introdotto un credito d’imposta a fronte delle commissioni pagate sui pagamenti effettuati tramite Pos.
Il credito d’imposta spetta sulle commissioni addebitate dal 1° luglio 2020 dagli intermediari per le transazioni elettroniche effettuate dai consumatori.
BENEFICIARI
Agli esercenti attività di impresa, arte o professioni spetta un credito di imposta pari al 30% delle commissioni bancarie, addebitate per le transazioni effettuate mediante carte di credito, di debito o prepagate emesse da operatori finanziari soggetti all'obbligo di comunicazione. Il medesimo incentivo spetta anche per le commissioni addebitate sulle transazioni effettuate mediante altri strumenti di pagamento elettronici tracciabili.
AGEVOLAZIONE
L'agevolazione consiste in un credito di imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, tramite modello F24, attraverso i servizi telematici dell’Agenzia, dal mese successivo a quello di sostenimento della spesa.
COME UTILIZZARE IL BONUS
È stato istituito dall’Agenzia delle entrate il codice tributo “6916”, denominato “Credito d’imposta commissioni pagamenti elettronici – articolo 22, decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124”.
In sede di compilazione del modello F24, il codice tributo va esposto nella sezione “Erario”, nella colonna “importi a credito compensati”, o, nei casi in cui il contribuente debba procedere al riversamento dell’agevolazione, nella colonna “importi a debito versati”. I campi “mese di riferimento” e “anno di riferimento” sono valorizzati con il mese e l’anno in cui è stata addebitata la commissione che dà diritto al credito d’imposta.
Per maggiori informazioni: servizi@poloagire.it
64100 Teramo (TE)
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